La successione, in diritto, è il subentrare in un rapporto giuridico di un soggetto giuridico, detto successore o avente causa, a un altro soggetto giuridico, detto autore o dante causa. Il concetto di successione è più ampio di quello di trasferimento: quest’ultimo ha luogo per le sole situazioni giuridiche soggettive attive, mentre la successione, può aver luogo tanto nel lato attivo quanto in quello passivo del rapporto giuridico.

La successione può essere

  • a titolo universale, quando un soggetto subentra a un altro in tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi, di cui questo è parte (o, come si suol dire, in universo ius);
  • a titolo particolare, quando un soggetto succede a un altro solo in un determinato rapporto giuridico.

La successione può altresì essere:

  • tra vivi (inter vivos), se il dante causa mantiene la sua soggettività giudica dopo la successione;
  • a causa di morte (causa mortis), se avviene a seguito della morte del dante causa (che, quindi è una persona fisica: in un’accezione più ampia, si fa rientrare nel concetto anche la successione che avviene a seguito dell’estinzione della persona giuridica).

La successione a causa di morte può essere a titolo particolare o universale. La successione tra vivi può essere solo a titolo particolare, se il dante causa è una persona fisica, in quanto, negli ordinamenti giuridici moderni, vi sono diritti dei quali la persona fisica non si può spogliare.